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Aprile 2023
Ti è mai capitato di sentire troppo spesso il bisogno di fare pipì e una volta sul WC farne poca, non sentire di averla fatta tutta e sentire un dolore tagliente che risale lungo tutta l’uretra? Se sì, questo articolo sulla cistite fa per te.
La cistite è un’infiammazione della vescica e delle vie urinarie. Nella maggioranza dei casi è originata da batteri ma può avere anche altre cause. Colpisce prevalentemente chi ha un corpo con una vulva. Può essere acuta o può cronicizzarsi.
La cistite colpisce almeno una volta nella vita circa il 30% delle persone che hanno una vulva. Al contrario di quello che si pensa non è una questione solo “femminile”, anche il 12% della popolazione con un pene ne soffre almeno una volta nella vita. Colpisce soprattutto chi è in età fertile, ma può colpire anche in età infantile o più avanzata. É la seconda malattia infettiva più diffusa dopo le infezioni respiratorie (come raffreddore o influenza). 😱
Se non trattata subito e bene può portare a cronicità e quindi è più difficile poi liberarsene.
I sintomi possono variare molto e dipendono da persona a persona, tra questi:
La cistite può essere di vari tipi in base alle cause:
🦠 Cistite batterica: è il tipo più comune. La causa è un’infezione della vescica causata dalla presenza di batteri nella pipì. Può essere provocata anche da funghi, virus e germi meno comuni, ma i batteri sono di gran lunga i maggiori responsabili (quello più frequente è l’Escherichia Coli).
🧘 Cistite abatterica: l’infiammazione delle vie urinarie non nasce sempre dai batteri. Altre cause sono: urine troppo acide, aspetti legati all’alimentazione e all’idratazione, cause “meccaniche” come lo sfregamento da penetrazione.
💧 Cistite interstiziale: fa parte della “sindrome della vescica dolorosa”. I sintomi sono simili a quelli di una cistite cronica, ma l’urinocoltura risulta sempre negativa e non ci sono batteri nelle urine. I sintomi possono peggiorare se la persona sviluppa anche una cistite batterica. Può coesistere con la vulvodinia e con il dolore pelvico cronico. È una patologia ancora poco compresa dalla medicina, gli studi scientifici non hanno identificato una causa specifica, che forse ha a che vedere con il sistema immunitario e con una infiammazione cronica, che rende l’epitelio (vale a dire il rivestimento della vescica) più permeabile a sostanze tossiche. Si cura con farmaci (alcuni dei quali si usano direttamente dentro la vescica), fisioterapia e metodica TENS. In alcuni casi si usa la tossina botulinica, iniettata direttamente nella parete della vescica per calmare gli spasmi.
💕 Cistite postcoitale: avviene nelle 24–72 ore dopo un rapporto sessuale penetrativo. È dovuta allo strofinamento meccanico a cui vulva, uretra e vagina sono sottoposte durante il rapporto. Le micro-lesioni danno spazio a batteri che generano dolore, bruciore, urgenza di fare pipì frequentemente, sensazione di un peso sulla vescica e, nel giro di pochi giorni, cistite. Le cause sono nella maggior parte dei casi una lubrificazione insufficiente durante il rapporto e un ipertono del pavimento pelvico.
Ci sono alcune patologie caratterizzate da dolore pelvico cronico, che hanno dei sintomi in comune con la cistite ma non lo sono. Si tratta di vulvodinia, ipertono del pavimento pelvico, endometriosi o neuropatia del pudendo. Sono condizioni che a volte coesistono nella stessa persona. Il rischio di una diagnosi errata è che non si segua una cura appropriata e quindi che i sintomi peggiorino e la condizione si cronicizzi.
Qualunque sia la causa della tua cistite, ci sono delle buone abitudini che possono fare la differenza per le tue vie urinarie. Eccone alcune:
Spesso per la cura della cistite, vengono prescritti antibiotici, indipendentemente che la cistite sia batterica o abatterica.
Nel 2019 l’Agenzia Italiana del Farmaco ha diffuso un comunicato ufficiale per segnalare gli effetti collaterali dei fluorochinoloni (come il Ciproxin o il Levoxacin), antibiotici usati spesso per la cistite: tra le reazioni anche danni al sistema muscoloscheletrico e neuropatie .
Quindi è stato consigliato utilizzare questi antibiotici solo per casi gravi e non per cistiti ricorrenti, post coitali o abatteriche e solo laddove non esistano alternative antibiotiche.
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