Parliamo spesso di vestibulodinia, ovvero “dolore al vestibolo” ma cosa succede quando il dolore si presenta alla penetrazione profonda?
Il dolore durante la penetrazione vaginale (che siano peni, toys, assorbenti o coppette) può essere causato da diversi fattori:
- ormonali
- genetici
- neurologici
- muscolari
- infiammatori
- psico-sociali
- e/o dalla presenza di patologie
Può avere cause diverse anche se talvolta comuni e localizzarsi all’ingresso, a metà o al fondo della vagina. In quest’ultimo caso, il dolore si localizza nella parte più profonda del canale ed è frequentemente associato alla penetrazione profonda. Le cause possono essere svariate, come:
- la sindrome da congestione pelvica
- lesioni a livello del collo dell’utero
- endometriosi, adenomiosi
- fibromi
- presenza di malattia infiammatoria pelvica
- dipendenti dallo stato di salute del pavimento pelvico o frequentemente in seguito a una scarsa o nulla mobilità uterina.
L’importanza della mobilità dell’utero
L’utero, assieme alle sue strutture di sostegno, è un organo che ha bisogno di muoversi: nell’attività sessuale, durante il periodo mestruale, nella gravidanza, nel parto e post-parto.
Durante l’eccitazione e con il mantenimento della stessa, il canale vaginale si modifica per accogliere qualsiasi cosa si decida di metterci dentro. L’utero, che chiude il canale vaginale con il suo collo, si mobilizza di conseguenza per creare questo spazio, lo stesso collo dell’utero modifica la sua posizione, allineandosi con il canale vaginale per facilitare la risalita degli spermatozoi, se presenti.
Una limitata elasticità e mobilità del pavimento pelvico, del canale vaginale e/o dell’utero, può determinare l’insorgenza di dolore durante la penetrazione anche in profondità. Questo dolore potrebbe accentuarsi durante il periodo perimestruale o in alcune posizioni.
Perché l’utero si muove poco?
Le cause possono essere diverse, determinate ancora da fattori ormonali, infiammatori, in presenza di patologie come endometriosi, adenomiosi o fibromi. Altre cause possono essere quelle muscolari, intrinseche alla muscolatura uterina, oppure estrinseche, dovute alla staticità di tutto il bacino. I trattamenti e i percorsi successivi devono quindi partire dalla scelta di persone professioniste competenti in materia con le quali comporre una buona anamnesi, che consideri tutta la storia della persona e da qui costruire assieme la soluzione.