Alimentazione e dolore pelvico: l'approccio più indicato

Giulia Romagnosi
Copywriter e comunicatrice inclusiva

3 minuti

Febbraio 2024

Ormai da tempo sappiamo che l’alimentazione svolge un ruolo cruciale nel nostro benessere generale. Ognuno di noi ha caratteristiche, e problematiche specifiche, e solo un percorso personalizzato può garantire dei buoni risultati. Ecco perché la consulenza nutrizionale, dal vivo ma anche online, può darti gli strumenti per vivere un rapporto più sereno con quello che mangi.

Tanta disinformazione

Sempre più persone si interessano al tema della nutrizione, ma molto spesso le informazioni che si trovano online sono imprecise o peggio ancora scorrette. Questo genera molta confusione sia nei pazienti che nei professionisti del settore. Uno dei luoghi comuni più diffusi è che, ad esempio, eliminare il glutine o il lattosio in modo definitivo dalla nostra alimentazione possa essere una soluzione efficace alle infiammazioni causate dalle malattie croniche.

Non significa che per alcune persone non possa essere un buon metodo, ma non può esserlo per tutte.

Alimentazione e dolore genito-pelvico

Questo genere di situazioni capita di frequente con condizioni come l’endometriosi o la vulvodinia, a causa dell’interconnessione tra apparato digerente e urogenitale. Un intestino infiammato e/o una condizione cronica di disbiosi (alterazione della flora batterica intestinale) porta a un rilascio di sostanze che generano un aumento dell’infiammazione locale che può raggiungere anche organi più lontani dall’intestino, e arrivare a livello genitale.

La disbiosi, generando infiammazione, può concorrere inoltre alla sindrome dell’intestino permeabile, che a sua volta genera infiammazione e contribuisce alla determinazione di questo circolo vizioso.

Un intestino infiammato amplifica quindi la sintomatologia dolorosa, ma i fattori che possono irritarlo possono essere moltissimi e non riguardano solo la dieta:

  • Stress e stati d’ansia
  • Farmaci
  • Fumo e sedentarietà
  • Iperattività muscolare
  • Rapporto disfunzionale con il cibo

Mindful eating e alimentazione intuitiva

Negli ultimi anni sta cominciando a diffondersi un approccio all’alimentazione diverso da quello estremamente privativo che abbiamo visto in passato. Parliamo di “mindful eating” e “alimentazione intuitiva”, quando coltiviamo un tipo di rapporto con il cibo basato sui segnali che il nostro corpo ci manda e sulla comprensione della relazione emotiva che instauriamo con esso.

Acquisire consapevolezza alimentare consente al nostro corpo di rispondere positivamente agli alimenti che ci fanno stare bene e permette di sintonizzarsi con ciò che è utile per noi in una determinata fase della vita. Rinunciare a determinati alimenti che non ci fanno bene, può quindi diventare una scelta serena e naturale perché raggiunta la consapevolezza alimentare, non sentiremo più il penso della privazione.

Affidarsi a figure esperte

Seguire questo nuovo approccio all’alimentazione non è necessariamente un percorso semplice e immediato. Richiede pazienza e volontà di modificare dei comportamenti che abbiamo interiorizzato sin dalla tenera età. Per questo è fondamentale affidarsi a figure esperte, capaci di guidarci gradualmente e nel rispetto delle nostra esigenze specifiche. Con Hale abbiamo lanciato una consulenza nutrizionale online, specifica per chi soffre di dolore genito-pelvico, e guidata da Valeria Tabasso, nutrizionista esperta in mindful eating e alimentazione intuitiva. Se ti interessa puoi dare un’occhiata qui.

Primo piano di Luca Bello

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