Candidosi vaginale: quali sono i farmaci e rimedi naturali più efficaci?

Federica La Russa
Comunicatrice della scienza e della salute

6 minuti

Luglio 2024

Trattamento della candidosi vaginale: un’introduzione

La candidosi è una comune infezione causata dalla proliferazione del fungo Candida albicans, da cui il più comune, anche se erroneo, nome “candida”. Questo fungo è normalmente presente nella flora delle mucose inclusa quella vaginale. Tuttavia, in alcune condizioni, la sua quantità diventa eccessiva e genera una vera e propria infezione con sintomi come secrezioni biancastre, forte prurito e bruciore. Per questo è importante non solo trattare l’infezione, ma aiutare la flora vaginale a rimanere in salute. Vediamo insieme come!

Terapia farmacologica per la candidosi vaginale

Una volta confermata la diagnosi di candidosi, la terapia d’elezione è quella ad azione antimicotica (ossia contro il fungo che sta causando l’infezione). Gli antimicotici in caso di candida vaginale possono essere assunti per via orale, con l’inserimento di ovuli direttamente in vagina, o l’utilizzo di pomate medicate.

È possibile che la terapia antifungina venga consigliata anche al/la partner, ma questo dovrebbe succedere solo in caso di conferma di un’infezione anche nell’altra persona. In caso contrario, il rischio è l’alterazione della flora intestinale del/la partner. È invece sconsigliato avere rapporti sessuali penetrativi fino a conclusione del trattamento. La penetrazione, infatti, potrebbe causare ulteriore irritazione mentre alcuni farmaci antimicotici possono indebolire i materiali usati nei preservativi o nel diaframma usato a scopo anticoncezionale.

In ogni caso è fondamentale che la terapia prescritta venga portata a termine perché un trattamento incompleto potrebbe aumentare il rischio di recidive. La maggior parte dei trattamenti dura da 3 a 7 giorni, ma alcuni farmaci possono richiedere un trattamento più lungo.

Insieme agli antimicotici è possibile che siano raccomandati unguenti o pomate che diano sollievo dal prurito, un sintomo molto comune che può essere invalidante soprattutto in chi soffre di candidosi ricorrenti.

Rimedi naturali per la candidosi vaginale

Nonostante il trattamento di elezione per la candidosi vaginale sia la terapia antimicotica, esistono rimedi naturali che possono essere un supporto (ma non un’alternativa) per debellare l’infezione. Tra questi ci sono:

  • i probiotici a base di Lattobacilli e Bifidobatteri che, assunti per via orale o localmente sotto forma di ovuli, possono limitare la riproduzione incontrollata della Candida;
  • i prebiotici, ossia fibre alimentari che assunte grazie a cibi di origine vegetali o integratori possono aiutare la flora della mucosa genitale a rimanere, o tornare, in salute;
  • spezie e erbe aromatiche, come curcuma, cannella e zenzero, che assunte con la dieta, o sotto forma di tisane, possono avere una blanda azione antimicrobica.

Comportamenti utili per la candidosi vaginale

La candidosi è un’infezione che spesso è legata spesso a squilibri della microflora delle mucose tra cui quella vaginale. Assunzione di antibiotici o di farmaci a base di cortisone, così come il contatto con una persona infetta, sono tutte situazioni che possono aumentare il rischio di candidosi vaginale.

Questo rischio può essere limitato, se non rimosso, tramite alcuni comportamenti o scelte di stile di vita tra cui:

  • mantenere o supportare la microflora vaginale assumendo probiotici e prebiotici evitando, però, il fai-da-te o l’assunzione prolungata;
  • utilizzare prodotti per l’igiene intima delicati che non alterino PH e microflora genitale o irritino le mucose;
  • indossare biancheria intima traspirante e limitare l’utilizzo di abbigliamento eccessivamente attillato per mantenere l'area vaginale asciutta;
  • evitare lavande vaginali o l’utilizzo di profumi per le parti intime;
  • limitare l’utilizzo di assorbenti esterni o tamponi profumati;
  • utilizzare il preservativo nei rapporti sessuali e lubrificanti a base di acqua.

Può essere inoltre utile identificare i fattori predisponenti soprattutto in caso di candidosi recidivante. A questo scopo potrebbe essere utile tenere un diario dei sintomi. Ci sono, ad esempio, persone che soffrono di candidosi ricorrenti in particolari momenti del ciclo mestruale che, per cambi ormonali o di PH, possono effettivamente generare condizioni favorevoli alla proliferazione della Candida.

È infine una convinzione diffusa che per combattere la candidosi vaginale si debba eliminare o ridurre i carboidrati dalla dieta per “sottrarre nutrimento” al fungo. Questa strategia, talvolta suggerita da alcune figure specializzate, in realtà non è supportata da evidenze scientifiche e rimane per lo più un aneddoto. Al contrario, escludere un’intera categoria alimentare potrebbe generare squilibri nutrizionali che a cascata hanno un impatto negativo su tutta la salute.

Fonti

  1. R AN, Rafiq NB. Candidiasis. [Updated 2023 May 29]. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2023 Jan-. Available from: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK560624/
  2. Matsubara VH et al.  Probiotics as Antifungals in Mucosal Candidiasis. Clin Infect Dis. 2016 May 1;62(9):1143-53. doi: 10.1093/cid/ciw038. Epub 2016 Jan 29. PMID: 26826375
  3. WebMD; Vaginal Yeast Infection;
  4. ihealthyou, Candida e ciclo: esiste un legame?
Primo piano di Luca Bello

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