Cistite: cause, sintomi e strategie di trattamento

Valentina Pontello
Ginecologa, fitoterapeuta e consulente in sessualità tipica e atipica.

5 minuti

Aprile 2023

Ti è mai capitato di sentire troppo spesso il bisogno di fare pipì e una volta sul WC farne poca, non sentire di averla fatta tutta e sentire un dolore tagliente che risale lungo tutta l’uretra? Se sì, questo articolo sulla cistite fa per te.

Cos’è la Cistite

La cistite è un’infiammazione della vescica e delle vie urinarie. Nella maggioranza dei casi è originata da batteri ma può avere anche altre cause. Colpisce prevalentemente chi ha un corpo con una vulva. Può essere acuta o può cronicizzarsi.

Quanto è diffusa

La cistite colpisce almeno una volta nella vita circa il 30% delle persone che hanno una vulva. Al contrario di quello che si pensa non è una questione solo “femminile”, anche il 12% della popolazione con un pene ne soffre almeno una volta nella vita. Colpisce soprattutto chi è in età fertile, ma può colpire anche in età infantile o più avanzata. É la seconda malattia infettiva più diffusa dopo le infezioni respiratorie (come raffreddore o influenza). 😱 

Se non trattata subito e bene può portare a cronicità e quindi è più difficile poi liberarsene.

Quali sono i sintomi

I sintomi possono variare molto e dipendono da persona a persona, tra questi:

  • Bisogno di fare spesso pipì ma farne poca
  • Dolore o bruciore quando si fa pipì
  • Sensazione di non svuotare completamente la vescica dopo la pipì
  • Dolore nell’area della vescica (sopra il pube)
  • Sangue nelle urine

Quali sono le cause?

La cistite può essere di vari tipi in base alle cause:

🦠 Cistite batterica: è il tipo più comune. La causa è un’infezione della vescica causata dalla presenza di batteri nella pipì. Può essere provocata anche da funghi, virus e germi meno comuni, ma i batteri sono di gran lunga i maggiori responsabili (quello più frequente è l’Escherichia Coli).

  • Come curarla? Una volta scoperto il batterio esatto tramite l’esame dell’urinocultura, la figura medica che ti sta seguendo ti prescriverà antibiotici mirati. Di frequente viene consigliato anche l’uso di integratori come il D-Mannosio, uno zucchero molto utile nel trattamento delle infiammazioni delle vie urinarie. Ma attenzione: così risolverai l’infiammazione, ma non le cause. Per queste, dovrai fare attenzione alle tue abitudini igieniche, nutrizionali e quotidiane.

🧘 Cistite abatterica: l’infiammazione delle vie urinarie non nasce sempre dai batteri. Altre cause sono: urine troppo acide, aspetti legati all’alimentazione e all’idratazione, cause “meccaniche” come lo sfregamento da penetrazione.

  • Come curarla? Vai per esclusione: fai gli esami delle urine descritti sopra per escludere la causa batterica della tua cistite. Se risultano negativi, sai che la causa va cercata altrove. Una volta scoperto che le cause sono altre, non bisogna assumere antibiotici ma fare una valutazione del pavimento pelvico per capire lo stato della muscolatura dell’apparato urogenitale e modificare lo stile di vita.

💧 Cistite interstiziale: fa parte della “sindrome della vescica dolorosa”. I sintomi sono simili a quelli di una cistite cronica, ma l’urinocoltura risulta sempre negativa e non ci sono batteri nelle urine. I sintomi possono peggiorare se la persona sviluppa anche una cistite batterica. Può coesistere con la vulvodinia e con il dolore pelvico cronico. È una patologia ancora poco compresa dalla medicina, gli studi scientifici non hanno identificato una causa specifica, che forse ha a che vedere con il sistema immunitario e con una infiammazione cronica, che rende l’epitelio (vale a dire il rivestimento della vescica) più permeabile a sostanze tossiche. Si cura con farmaci (alcuni dei quali si usano direttamente dentro la vescica), fisioterapia e metodica TENS. In alcuni casi si usa la tossina botulinica, iniettata direttamente nella parete della vescica per calmare gli spasmi. 

💕 Cistite postcoitale: avviene nelle 24–72 ore dopo un rapporto sessuale penetrativo. È dovuta allo strofinamento meccanico a cui vulva, uretra e vagina sono sottoposte durante il rapporto. Le micro-lesioni danno spazio a batteri che generano dolore, bruciore, urgenza di fare pipì frequentemente, sensazione di un peso sulla vescica e, nel giro di pochi giorni, cistite. Le cause sono nella maggior parte dei casi una lubrificazione insufficiente durante il rapporto e un ipertono del pavimento pelvico.

  • Come curarla? Se sei sicura di avere una cistite abatterica, e noti che la cistite appare sempre nei giorni dopo un rapporto sessuale penetrativo, il mistero è svelato. Ci sono diversi modi per prevenire:
  • Fare una valutazione al pavimento pelvico per capire se si soffre di ipertono e nel caso intervenire con la riabilitazione
  • Aumentare il tempo dedicato alle fasi pre-penetrazione (quelli che un tempo si chiamavano preliminari) durante il rapporto per avere una lubrificazione maggiore
  • Lavorare sulla consapevolezza del proprio corpo e sulla capacità di rilassarlo
  • Bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno
  • In passato si diceva che le cistiti postcoitali possono essere prevenute facendo pipì subito dopo il rapporto, ma non è detto che questo sia sufficiente per evitarle. 

Diagnosi differenziale

Ci sono alcune patologie caratterizzate da dolore pelvico cronico, che hanno dei sintomi in comune con la cistite ma non lo sono. Si tratta di vulvodinia, ipertono del pavimento pelvico, endometriosi o neuropatia del pudendo. Sono condizioni che a volte coesistono nella stessa persona. Il rischio di una diagnosi errata è che non si segua una cura appropriata e quindi che i sintomi peggiorino e la condizione si cronicizzi.

Lo stile di vita è fondamentale

Qualunque sia la causa della tua cistite, ci sono delle buone abitudini che possono fare la differenza per le tue vie urinarie. Eccone alcune: 

  • Bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno, per ripulire la vescica
  • Fare sempre la pipì quando si ha lo stimolo (e comunque almeno una volta ogni due ore, non trattenere le urine)
  • Utilizzare un detergente intimo adatto a noi, meglio se concordato con lə speciasta
  • Avere un’alimentazione sana — ovvero varia e meno raffinata possibile
  • Regolarizzare l’intestino, integrando nella dieta fibre, legumi e cereali
  • Ripristinare la flora batterica con fermenti lattici
  • In presenza di ipertono, rilassare la muscolatura pelvica contratta con il supporto di ostetriche o fisioterapistə specializzatə in riabilitazione del pavimento pelvico

Attenzione agli antibiotici

Spesso per la cura della cistite, vengono prescritti antibiotici, indipendentemente che la cistite sia batterica o abatterica.

Nel 2019 l’Agenzia Italiana del Farmaco ha diffuso un comunicato ufficiale per segnalare gli effetti collaterali dei fluorochinoloni (come il Ciproxin o il Levoxacin), antibiotici usati spesso per la cistite: tra le reazioni anche danni al sistema muscoloscheletrico e neuropatie .

Quindi è stato consigliato utilizzare questi antibiotici solo per casi gravi e non per cistiti ricorrenti, post coitali o abatteriche e solo laddove non esistano alternative antibiotiche.

Primo piano di Luca Bello

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