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Ottobre 2022
"Spesso è molto difficile esprimere il dolore a parole, che è uno dei grandi problemi con il dolore", ha affermato Allan I. Basbaum, caporedattore di Pain, la rivista medica dell'International Association for the Study of Pain. “Non puoi articolarlo e non puoi vederlo. Non c'è dubbio che le persone spesso cerchino quindi di illustrare il loro dolore."
Le patologie di dolore pelvico cronico sono spesso “invisibilizzate” - non solo dagli specialisti, ma anche da chi ne soffre. Questo perché le sensazioni sono a volte impossibili da descrivere in modo efficace e oggettivo.
Il dolore cronico è il risultato di fattori biologici, psicologici e sociali. Per questo viene approcciato sempre più spesso con trattamenti multidisciplinari che uniscono il benessere del corpo e della mente. Uno degli approcci più nuovi inserisce l’arte come mezzo per aumentare il proprio benessere. Il Dr. Bernard Siegel (2007), chirurgo e educatore, ha descritto l'uso dell'esplorazione di sé attraverso l'uso di immagini, simboli e sogni come un processo attraverso il quale “l'invisibile è reso visibile”. Credeva che la conoscenza di sé raccolta da questo processo fosse potente e potesse svolgere un ruolo importante nella prevenzione, cura, diagnosi, prognosi e ripercussioni emotive di una malattia.
È definita come “una tecnica utilizzata nell’ambito della salute mentale che usa la creazione artistica attiva, il processo creativo, la teoria psicologica applicata e l'esperienza umana all'interno di una relazione psicoterapeutica, arricchendo così la vita degli individui, delle famiglie e delle comunità.”
In pratica, l'arteterapia utilizza media e tecniche artistiche per creare uno sbocco per l'autoespressione, incoraggiando il coinvolgimento attivo con il processo creativo e offrendo una forma alternativa di comunicazione e creazione di significato. L'accento è posto sul fornire un ambiente di supporto, favorito dalla relazione terapeuta-paziente, in cui gli individui sono in grado di creare, condividere ed esplorare le loro immagini e i significati che possono avere per loro. Include la pittura, la danza, la scultura, la musica, e molti altri tipi di performance.
Il termine "arteterapia medica" si riferisce all'uso specializzato delle arti con individui che si occupano di malattie, traumi fisici al corpo o sottoposti a cure mediche. Affronta direttamente l'aspetto psicologico e i problemi emotivi che accompagnano problemi medici come il lutto, l'immagine corporea e l'isolamento sociale.
Essenzialmente, è un tipo di arte terapia considerato un "trattamento di salute mentale" come definito dall’associazione di psichiatria americana. Attraverso i media e varie tecniche artistiche, una persona può riuscire a modificare la sua risposta ai problemi emotivi e fisici legati al dolore.
I principali benefici dell'Arteterapia sono:
⚡ Minimizzazione della percezione del dolore
🫂 Aumento della socializzazione
🖼️ Espressione visuale del dolore cronico e comunicazione
🪞 Maggiore scoperta di sè
🤟🏻 Aumento dell’autostima
💥 Rilascio emotivo
🧘🏽♀️Sollievo dallo stress e aumento della calma
L’arte terapia modula il dolore attraverso due meccanismi principali:
Questa tecnica, però, non è nata ieri. Una delle artiste del dolore più famose è la pittrice messicana Frida Kahlo, il cui lavoro negli anni ‘40 fu espressione principale della sofferenza vissuta a causa di un pesante incidente da adolescente. Le sue ferite hanno compromesso la sua colonna vertebrale e il bacino, provocando molteplici operazioni e aborti spontanei, e spesso ha raffigurato la sua sofferenza su tela con immagini crude e inquietanti.
Dal numero limitato di studi individuati, in pazienti con diversi profili clinici, l'arte terapia è stata segnalata per avere effetti positivi statisticamente significativi. I sintomi che sono stati analizzati in questi studi sono stati depressione, ansia, umore basso, traumi, angoscia, scarsa qualità della vita, incapacità di far fronte e bassa autostima. Ci sono però troppi pochi studi al momento per farla diventare un vero e proprio approccio medico.
Fonti:
Art Therapy Association (AATA), 2011, Hu, 2021*, Associazione Americana di Psichiatria, 2020, Villemure & Bushnell, 2002; Monti et al., 2006, “La colonna rotta”, di Frida Kahlo, Uttley L, Scope A, Stevenson M, et al., 2015, Fonte: Uttley L, Scope A, Stevenson M, et al., 2015
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