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Maggio 2023
Oggi ci prendiamo un momento di pura etimologia, per usare le parole conoscendone l’origine e il significato. 🔎
In passato abbiamo visto di come molte parti del corpo femminile portano un certo nome prendendolo dallo scienziato (tendenzialmente uomo) che ha scoperto la loro esistenza. Ce lo ricorda molto bene la scrittrice e comica Hannah Gadsby 😂
La lista è lunga, ma le più evidenti sono:
Andiamo su qualcosa di più conosciuto: l’imene. Imene era il dio maschile greco del matrimonio che, morto la prima notte di nozze, ha prestato il suo nome a una struttura anatomica unicamente femminile.
Ma non è finita qui - anche i termini anatomici che potremmo ritenere essere “femminili” hanno a volte origini anacronistiche. Prendiamo il termine “vagina”: deriva dal latino vagīna, che significa “guaina” o “fodero”, ovvero la copertura di una spada o un coltello. Allo stesso modo, la parola greca kleitorís, che si riferiva a “clitoride”, può essere fatta risalire a kleíein: “chiudere”.
Non è necessario essere Freud per vedere le metafore un po’ obsolete. 🤷🏻♀️
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